
Si può pensare finchè non ci si arriva che le sue bellezze più grandi siano le spiagge soleggiate e il mare ed invece quello che colpisce di più sono tante altre cose, ma in primis la grande civiltà che questo popolo dimostra ogni istante e la loro storia e cultura, così vaste ed eterogenee.
Si arriva in un'isola in cui non esistono razze, non esistono religioni o meglio esistono ma non sono ostacoli, non sono muri.
Le persone sono solo persone, gli amici sono amici indipendentemente da quello in cui credono, da quello che portano in tavola, dalla lingua che parlano.
Questo è sicuramente l'aspetto che mi ha colpito di più di tutto il viaggio, quest'esempio pressochè perfetto di integrazione e poi c'è tutto il resto...che non è mica poco!
Già appena usciti dall'aeroporto, abbiamo trovato ad accoglierci quel meraviglioso cielo africano, dove l'orizzonte non arriva mai e poi il verde delle pianure e delle montagne ricoperte da foreste rigogliose, e ancora laghi, crateri vulcanici assopiti, e ancora il blu del mare e il bianco delle spiagge sconfinate.
Ovviamente questa cultura così multietnica si rispecchia anche nella cucina, ottima quella più tipica mauriziana, fantastica anche l'indiana.
Spezie come il curry e il pimento (tipico del posto, un mix di chiodi di garofano, aglio, peperoncino, lo ricavano da un albero che ha un odore molto molto forte)in ogni dove, anche se mi sarei aspettata più pesce, in realtà il pesce lì non è molto saporito per cui soprattutto marlin e tonno come pesci e come carne vitello e pollo.
Io dal canto mio mi sono fatta una scorta di vaniglia (in stecche ed estratto), rum, zucchero di diversi tipi, the al limone, alla vaniglia e cocco.
Metto qualche foto qui e una selezione più ampia la potete trovare su questo link

