Con questa frase ho concluso il mio post precedente e secondo voi com'è andata a finire?
Ovviamente la cena c'è stata e credo sia andata anche bene, merito anche dei miei ospiti che hanno saputo apprezzare piatti si gustosi e saporiti ma anche molto diversi dai nostri.
Quindi GRAZIE a voi che avete accettato e gradito il nostro invito in Trentino ;)
L'idea di questa cena lo confesso era arrivata già prima di tornare a casa.
Per questo avevo fatto scorta dei prodotti tipici migliori e più interessanti, perchè non so voi ma io quando sono in procinto di tornare da un viaggio avrei voglia di portarmi via un po' di tutto del posto che ho visitato.
Andare in un luogo nuovo, mi allerta tutti i sensi e allora mi piacerebbe avere una boccetta di aria trentina, un barattollo dell'azzurro del mare pugliese, un po' di quella sabbia sottile come farina thailandese (c'è chi lo fa davvero di portarsi via sabbia conchiglie e co ma no io non l'ho mai fatto, mai lo farò e ci tengo a dire che non si fa ;) ) , uno di quei chiassosi mariachi messicani =D e naturalmente tutti i sapori di piatti nuovi o meno ma comunque diversi da quello a cui sono abituata.
Ma ovviamente non si può e di tutti questi l'unico modo per portarsi a casa un po' di vacanza, è il gusto.
Così negli ultimi anni abbandonati i soliti souvenir (che al 3° viaggio al massimo ti rendi conto sono sempre quelli tutti made in china, cambia solo l'etichetta) mi lancio nel trasporto di ogni genere alimentare che mi attrae, colpisce, scopro e di cui non potrò più fare a meno.
I vini pugliesi, il limone sfusato d'Amalfi (giuro che la prossima volta mi riporto una pianta GIURO!), la colatura di alici di cetara e l'origano di Ischia per dirne alcuni.
In questo caso il mio bottino erano della polenta classica semplice e ai porcini, della polenta taragna,un bel pezzo di speck, un barattolo di marmellata ai frutti del bosco (no no non una qualsiasi marmellata ai frutti di un qualsiasi bosco, proprio ai frutti DEL bosco, quello lì probabilmente dietro casa di qualcuno), un assortimento di formaggi fra cui il celeberrimo e puzzolentissimo Puzzone di Moena (buono per carità anzi di più ma mai come in questo caso nomen omen), Boscatella e Taleggio per dirne altri 2 ma non li ricordo tutti, dei funghi porcini essiccati "cariabbestia" e un bel tocco di burro che se non lo compri lì dove lo vuoi comprare?
Così mi sono messa on line alla ricerca di ricette per la mia serata a tema e ne ho trovate diverse interessanti, altre le avevo in mente io, nell'indecisione della scelta le ho fatte tutte e tagliamo la testa al toro ahahahah
Siamo partiti da un triplo antipasto:
crostino di pane integrale con provola affumicata (lo so che non è proprio tipica ma ci sta trooooppoooo bene) e speck
pasticcio di polenta ai formaggi (modalità bava alla bocca on....)
polentina al ragù misto di manzo e maiale, con salsiccia e pancetta.
A questo punto siamo passati alla portata principale Tonco del Pontesel servito sulla polenta taragna.
Il piatto mi aveva ispirato già solo dal nome poi grazie a questa ricetta di Golosando serenamente, che ha saputo spiegarlo in maniera molto semplice e concreta, mi sono decisa a provarlo.
Ho fatto solo qualche variazione, tipo niente sedano e carota, un po' meno concentrato di pomodoro, pancetta al posto del lardo e una cottura un po' più lunga ma per il resto mi sono limitata a seguire alla lettera.
Provate anche voi non ve ne pentirete.
Ringrazio il mio amico Walter che ha fatto partire l'applauso, non mi era mai successo, sei un grande ahahah
A questo punto eravamo tutti sul punto di scoppiare per cui era il momento giusto per finire con un trittico di dolci
Minisacher
MiniFINTOstrudel
crostatine (qui la frolla) alla famosa marmellata ai frutti del bosco
Concludo così in dolcezza questo logorroicissimo post, promettendo che prima o poi inserirò anche le ricette mancanti!